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Marco M. G. Michelini | 8 Ottobre 2010

È pur questo il momento
in cui l’aver vissuto e più
il vivere ancora pesan
su l’animo, o dolce amico
che d’incenso asperso ten vai
pian piano al nulla eterno.
Sempre la solitudine
mi è compagna fedele.
Ed anche adesso son solo:
solo tra questa gente
che s’accalca entro le mura
antiche del tempio di Dio.
Non è triste morire,
fanciullo dall’età bruciata:
più triste è vivere senza
una rupe cui appoggiarsi.

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