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Marco Michelini | 15 Novembre 2015

Questo non è un blog. Non è neppure un posto dove io cerco di veicolare il mio pensiero. Io mi occupo di bellezza e di arte. E’ chiaro che, per inquadrare la bellezza e l’arte nel proprio tempo, io sia spesso costretto ad occuparmi di storia. Alcuni di quelli che mi seguono potrebbero obbiettare che io mi occupo anche di storia della Chiesa Cattolica: vero! Ma è solo uno dei miei tanti hobbies, non il mio interesse primario. E tuttavia davanti alle innumerevoli scemenze che, sui blog e quant’altro, sento veicolare in questi giorni, non posso fare a meno di tacere mettendo i puntini sulle i e i trattini ai sette.

Questo Papa Francesco (in realtà si dovrebbe dire Francesco I, ma dopotutto perché? Dovremmo presupporre che ce ne sarà un secondo?) rappresenta la somma inutilità ai vertici della Chiesa. Tutti, giornali e televisioni, ogni giorno, ci spaccano le palle (non è una volgarità, mi riferisco a quelle dell’albero di Natale che ci accingiamo ad usare fra poco) sulla sua opera modernizzatrice all’interno della Chiesa Cattolica. Bene, se ne siete in grado, vi sfido a citarmi una sola riforma che questo Papa abbia portato a termine (es. tipico: i vertici dello IOR sono stati completamente azzerati da Benedetto XVI prima di auto pensionarsi; vi risulta che lui abbia nominato i nuovi? No. Ha tuttavia nominato una commissione che avrebbe dovuto metterlo in condizione di fare una scelta oculata e che – invece – si è venduta il materiale che ha prodotto). Si concentra sul problema della comunione ai divorziati (ma i vescovi gli hanno già detto di no e continueranno a dirglielo), quando – se davvero volesse fare qualcosa – dovrebbe mettere in discussione l’indissolubilità del matrimonio e cancellarla motu proprio. Si concentra sul discorso della povertà (molto di moda oggi che l’Europa attraversa una crisi economica epocale) e ne parla nello stesso modo in cui lo fa il Sig. Beppe Grillo. Ci dice che le religioni non sono cattive (nessuna religione è cattiva di per sé, cattivi sono gli uomini che “ci credono”; e comunque, se avete dei dubbi sulla cattiveria degli “infedeli”, andate a visitare la cattedrale di Otranto: nella cripta scoprirete che i musulmani tanto buonini non erano e non sono), che non bisogna respingere le orde di immigrati che ogni giorno arrivano sulle nostre coste ma… non spende una sola parola per indicare MATERIALMENTE in che modo il problema possa essere affrontato (HO DETTO AFFRONTATO NON RISOLTO), a parte la Divina Provvidenza. Al suo seguito, c’è un nutritissimo gruppo di politici ex democristiani e post comunisti buonisti che credono che sia altamente morale e meritorio accogliere entro i nostri confini cani e porci dandogli sussidi e case, piuttosto che aiutare i cittadini italiani (cicero pro domo sua, lo so: ma io non conosco i problemi di quelli che vivono nel resto d’Europa), molti dei quali versano in condizioni di povertà a dir poco inimmaginabili (e qui non mi dilungo: basta accendere il televisore per vedere ogni giorno la signora disabile che, con due figli a carico, prende 250 euro mensili di pensione e il comune le fa pagare la mensa scolastica dei figli e non si degna neppure di darle una casa). Per contro, però, il Comune di Bologna (come sopra, ma parlo per esperienza diretta), che comunque non ha nulla a che fare con la suddetta signora, oltre a favorire le attività commerciali degli extracomunitari, paga anche la metà delle spese che gli stessi sostengono per elettricità, gas e acqua (se addirittura non gli ha già dato un alloggio comunale dove non pagano un piffero). Se ne deduce quindi che l’unica consolazione per i cittadini, dopo anni di menate politiche sullo stato laico, è il vedere che nuovamente Chiesa e Stato vanno a braccetto, ma con una piccola differenza economica: la Chiesa per le sue opere di carità spende le offerte dei fedeli, lo Stato spende indifferentemente i soldi di tutti i cittadini (i fedeli, insomma, pagano due volte).

Come se non bastasse, a seguito della seconda ondata di barbarie che gli islamisti hanno provocato in Francia, i soliti imbecillini buonisti (a quanto mi si dice, perché io non uso i social) hanno cominciato ad invadere Twitter con messaggi contro il Giubileo, come se il Giubileo potesse essere un possibile bersaglio dei terroristi dell’Islam. Ma dove cavolo avete il cervello per partorire una roba del genere? Sotto i garretti? L’EXPO è finito da pochi giorni ed ha attirato a Milano molta più gente di quanta ne attirerà a Roma questo Giubileo Straordinario e raffazzonato. Se ci avessero voluto/potuto colpire lo avrebbero fatto lì. E, seconda cosa, credete davvero che agli islamisti interessi il Giubileo in quanto tale? Come dimostrano i fatti di Parigi (dove non c’erano né EXPO né Giubileo) loro hanno deciso di colpire a prescindere; non gli frega un piffero di colpire manifestazioni o obbiettivi eclatanti: loro colpiscono semplicemente la gente, gente che esce da un ristorante, gente che va ad un concerto, gente che va allo stadio (così come in altre occasioni hanno colpito turisti che visitavano un museo o che se ne stavano sulla spiaggia a prendere il sole). E queste sono tutte cose che nelle nostre città si verificano continuamente (intendo l’andare allo stadio, a un concerto o uscire da un ristorante). In altre parole, carini, siamo in guerra (anzi, loro sono scesi in guerra contro di noi); perciò o prendiamo i fucili per farli fuori, o loro faranno fuori noi.

«Quindi?» si chiederanno i soliti “quattro gatti” che seguono il mio sito «Tutto questo predicozzo dove ci porta?». Ve lo dico subito: ci porta a due messaggi/domande che rivolgo direttamente a Francis (se qualcuno, a questo punto, si domanda perché chiamo Francis il Papa vuole dire che non conosce né David Stern né la cinematografia americana degli anni ‘50) e a tutti i nostri governi europei:

1 – Caro Francis cosa penserebbe S. Ignazio, fondatore della tua Compagnia, se sentisse le scemenze che propali ai fedeli ogni giorno dal tuo pulpito di S. Marta? E ancora, hai mai letto l’Enciciclica «Pascendi Dominicis Gregis» di S. Pio X, che definisce il modernismo la madre di tutte le eresie?

2 – Cari Signori d’Europa, ormai – dovreste averlo capito – è del tutto inutile sciacquarsi la bocca di bei discorsi infarciti di paroloni per tacitare/rassicurare le popolazioni. Torno a ripeterlo: siamo in guerra; e (come diceva mio nonno, fedelissimo generale del Regno d’Italia) «le guerre si vincono solo con il pelo sullo stomaco e con obbiettivi precisi». E visto che voi (tutti, da Cameron a Merkel, da Hollande a Renzi) il pelo sullo stomaco non solo non lo avete, ma non riuscirete neppure a farvelo crescere in tempi brevi (anche se vi faceste mega iniezioni di testosterone), sarebbe almeno opportuno che un obbiettivo (oltre quello dei droni cagoni) riusciste ad individuarlo, altrimenti saremo tutti travolti e della nostra cultura – quella di Dante, Chaucer, Moliere, Goethe ecc. – non resterà più traccia.

In altre parole, lasciate perdere i proclami pieni di buone intenzioni e svegliatevi: voi avete il potere, voi dovete difenderci. Può piacervi o non piacervi, ma è sempre stato così dall’alba dei tempi e sempre così sarà.

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