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Marco M. G. Michelini | 1 Giugno 2024

Tu come il sole irrompi dalle nubi
ad irraggiare il dì col tuo calore
ma il duro cuore a me più non dischiudi
per trarmi dal mio abisso di dolore

Sei come il vento che nel verno agghiaccia
i rami dalle foglie dispogliati
e il tuo pensier senza pietà discaccia
di me il ricordo e dei bei tempi andati

Sei come l’alba che di rosa il cielo
dipinge con amabile furbizia
ma se un lampo improvviso squarcia il velo
scopro che sei mia croce e mia delizia

Tu sei come la mano ed io il verziere
raccogli e lasci tutto a tuo piacere.

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